L’azzardo: piaga sociale del nostro tempo

Dal sito dell'arcidiocesi di Gaeta

Venerdì 23 maggio, presso il sagrato della chiesa di sant’Erasmo a Formia si è svolto il convegno sul tema “L’azzardo, una piaga sociale del nostro tempo”, promosso dalla Caritas Diocesana di Gaeta, in collaborazione con il Tavolo di contrasto all’azzardo e di cittadinanza attiva. Tra gli interventi si sono intervallati Carlo Cefaloni, redattore di Città Nuova, Luigi Galluccio, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia e, come moderatrice, Caterina Boca, di Caritas Italiana.

La pratica dell’azzardo, cioè puntare denaro attraverso slot machine, gratta e vinci, lotto, superenalotto, giochi on line, si è diffuso capillarmente nelle nostre città, dalle metropoli ai borghi di paesi, rendendo l’Italia una enorme piazza di scommesse che ha assunto il triste primato di prima nazione in Europa e quarta nel mondo in termini di spesa in azzardo.

Tutto questo è avvenuto negli ultimi 30 anni, perché fino al 1992 lo Stato considerava la pratica dell’azzardo come un rischio sociale, un disvalore etico ed oggetto di numerose e severe prescrizioni. Da questa data si assiste ad una prima deregolamentazione della pratica d’azzardo. Nel 2003 si modifica la terminologia del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: da “gioco d’azzardo” si passa a “gioco lecito” e si aprono le porte dei pubblici esercizi alle slot machine. Nel 2009 si introducono le Videolottery, fino ad arrivare nel 2011 alla completa liberalizzazione del gioco on line.

Questa “pandemia” d’azzardo genera circa 1,5 milioni di giocatori patologici affetti da una dipendenza che produce le stesse conseguenze dell’assunzione di stupefacenti.

Scopo del convegno è stato quello di accrescere la consapevolezza sulla gravità sociale della pratica dell’azzardo e promuovere una coscienza collettiva di impegno al contrasto della pratica d’azzardo e alla sua ulteriore diffusione.

Vince chi smette è un’iniziativa
di Caritas Italiana e FICT

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tel: +39 06 661 771

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