Caritas Bolzano contro l'azzardo sul Corriere dell'Alto Adige - Dilaga il gioco d'azzardo patologico. Spesi mille euro pro capite all'anno

Dal Corriere dell'Alto Adige di mercoledì 16 luglio 2025 - di Vittorio Savio

La Provincia corre ai ripari: varato un piano triennale di prevenzione e cura.

BOLZANO – Ogni anno viene speso in Alto Adige circa 1 miliardo di euro nel gioco d’azzardo. Ogni anno, dunque, in provincia di Bolzano, ogni persona spende mediamente circa 1.000 euro nel gioco d’azzardo. Un fenomeno che si sta affermando rapidamente anche in rete, soprattutto tra i giovani.

Partendo da questi dati, la giunta provinciale altoatesina ha approvato ieri, su proposta dell’assessore alla Prevenzione sanitaria e salute Hubert Messner, il nuovo piano provinciale sul contrasto del gioco d’azzardo patologico per il triennio 2025–2028. Quest’ultimo prevede strategie per la prevenzione, ma anche attività di monitoraggio e di assistenza.

Il piano si basa sulla stretta collaborazione tra l’Ufficio assistenza sanitaria della Ripartizione Salute e l’Ufficio persone con disabilità della Ripartizione Politiche sociali, i quali hanno elaborato le misure con il gruppo di lavoro “Rete provinciale per il contrasto del gioco d’azzardo patologico”.

In presenza di tutti gli interlocutori coinvolti — tra cui i Servizi per le dipendenze, Hands Onlus, il Centro di consulenza psicosociale della Caritas a Silandro, la struttura Bad Bachgart a Rodengo e il Forum Prevenzione — hanno incontrato l’assessore alla Prevenzione sanitaria e salute Hubert Messner e l’assessora alla Coesione sociale Rosmarie Pamer, per approvare la versione finale del piano.

“Il gioco d’azzardo è spesso insidioso, ma in ogni caso pericoloso. Il nuovo piano definisce una chiara strategia e coordina tutti gli attori all’interno di una solida rete per la prevenzione, l’assistenza e l’informazione”, sottolinea l’assessore Messner.

L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare le persone sul fenomeno attraverso campagne, seminari scolastici e materiale mirato per i giovani, gli anziani o le persone con un retroterra migratorio. Gli operatori della formazione, del sociale e della sanità riceveranno una preparazione specifica, per essere in grado di riconoscere il rischio tempestivamente.

Gli utenti verranno assistiti attraverso servizi ambulatoriali (per esempio tramite Hands Onlus, Caritas) oppure residenziali nel Centro terapeutico Bad Bachgart. Il nuovo piano prevede l’ampliamento di tali offerte, la predisposizione di nuovi gruppi per le persone colpite e i rispettivi familiari e l’accelerazione del percorso diagnostico. In futuro verrà allestito anche uno sportello informativo a bassa soglia, che offre cioè un accesso facile e immediato a persone che si trovano in situazioni di vulnerabilità.

“È stato pianificato un nuovo studio provinciale per il 2027, il quale dovrebbe fare luce, innanzitutto, sulla tendenza del gioco d’azzardo nei locali dedicati e in rete e sul rischio di ricaduta”, spiega Massimiliano Ghezzi, rappresentante della Ripartizione Salute all’interno dell’unità di coordinamento sulle dipendenze.

Con il piano triennale, la Provincia adempie anche alle disposizioni statali. La responsabilità per l’attuazione delle misure del piano è di competenza non solo dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, ma anche dei partner privati associati per contratto, di tutti i partner della Rete così come dei Comuni e delle Comunità comprensoriali.

Per utenti, familiari e interessati è disponibile una brochure informativa sul gioco d’azzardo (patologico e non) con molte informazioni utili. È inoltre possibile contattare il numero telefonico di consulenza gratuito dell’associazione Hands: 800 720 762.

Vince chi smette è un’iniziativa
di Caritas Italiana e FICT

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